Negli ultimi mesi la buona tenuta dell'economia statunitense, la vittoria annunciata e poi  realmente avvenuta di Donald Trump, la sua recente nomina e i rischi relativi all’inflazione hanno trainato sia i tassi nominali, sia i tassi reali. Le azioni statunitensi e il dollaro sono state invece trascinate al rialzo dalla convinzione che l’economia statunitense beneficerà delle politiche di Trump, mentre il resto del mondo, ovvero l’Europa e alcuni Paesi asiatici, ne farà le spese. Pur condividendo l’idea che le politiche statunitensi avranno delle ripercussioni sugli attivi europei e sui mercati emergenti, il loro impatto effettivo dipenderà dalle misure adottate e dalle contromisure. 

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