Comunicazione di Marketing
I Piani Individuali di Risparmio (PIR) rappresentano un'opportunità unica per i risparmiatori italiani, offrendo la possibilità di combinare il rendimento finanziario con il sostegno alla crescita delle piccole e medie imprese (PMI) italiane. Ispirati a modelli europei di successo, come i Plans d'Épargne en Actions (PEA) in Francia e gli Individual Savings Accounts (ISA) nel Regno Unito, i PIR sono stati creati con l'obiettivo di canalizzare il risparmio privato verso il cuore pulsante dell’economia italiana.
Benefici per l’investitore
Il PIR, rispetto alle altre tipologie di investimento, ha un vantaggio dal punto di vista fiscale: se detenuto per almeno 5 anni, l’investitore è infatti esentato dal pagamento dell’imposta sul capital gain1. Quindi con il beneficio fiscale, in caso di disinvestimento la performance lorda diventa netta. Questo significa che questi strumenti amplificano l’effetto positivo della capitalizzazione composta tanto più lungo è il periodo di detenzione2. I PIR, inoltre, beneficiano dell'esenzione dalle imposte di successione permettendo quindi di trasmettere ai propri eredi un patrimonio non soggetto a tassazione.
Costruire un capitale per rispondere alla sfida della Longevity
Viviamo in un’epoca caratterizzata da un continuo aumento dell’aspettativa di vita, che pone nuove sfide ma anche straordinarie opportunità per chi è in grado di pianificare il proprio futuro finanziario. In Italia, l’aspettativa di vita ha già superato gli 83 anni3, e si prevede che entro il 2040 oltre il 32% della popolazione sarà over 654. Questo fenomeno, noto come Longevity, non si limita a rappresentare un semplice allungamento della vita, ma implica una necessità di pianificare finanziariamente un futuro che potrebbe durare più di 25 anni oltre il termine dell’attività lavorativa.I PIR, per i benefici rappresentati, sono indicati per costruire in maniera efficiente un capitale per rispondere alla sfida della Longevity
Universo di investimento dei PIR
I PIR devono prevedere una quota obbligatoria investita in strumenti qualificati (70%) che deve rispettare determinati requisiti a seconda del piano e una quota libera (30%) che può essere costituita da investimenti non qualificati o da liquidità.
*strumenti finanziari anche non negoziati in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione, emessi o stipulati con imprese italiane, nonché con imprese residenti in Stati membri dell’UE o in Stati SEE, purché, nel caso di imprese estere, queste abbiano una stabile organizzazione in Italia
Tali peculiarità li rendono due strumenti complementari. Ogni investitore può infatti detenere un solo PIR tradizionale e uno o più PIR alternativi, accumulando quindi i vantaggi fiscali totali.
Solo per i PIR alternativi, il legislatore ha previsto un ulteriore beneficio fiscale, riconoscendo un credito di imposta in caso di minusvalenze derivanti dalla cessione o rimborso di strumenti finanziari qualificati. Nello specifico:
- per gli investimenti effettuati nel 2021, il credito può arrivare al max 20% dell’investimento iniziale, utilizzabile, in dieci quote annuali di pari importo,
- ai piani costituiti dal 1° gennaio 2022, per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022, il credito di imposta non può eccedere il 10% delle somme investite e può essere utilizzato in 15 quote annuali di pari importo
Non solo una scelta finanziaria
L'investimento nei PIR non è solo una scelta finanziaria, ma un vero e proprio atto di partecipazione al futuro del Paese. Le PMI italiane costituiscono oltre il 90% del tessuto produttivo nazionale5, e rappresentano un pilastro fondamentale della nostra economia. Amundi è da lungo tempo un attore protagonista del sostegno allo sviluppo delle piccole-medie aziende italiane. Tra le grandi sfide che queste aziende oggi devono affrontare c’è la cosiddetta Twin Transition – la transizione ecologica e digitale, al centro dell’attenzione delle istituzioni europee. Elemento distintivo di Amundi è l’attività di engagement con cui accompagniamo le aziende italiane in questo processo di grande trasformazione attraverso regolari confronti con il management per definire gli obiettivi e per verificare lo stato di avanzamento dei piani condivisi Questo dialogo con le aziende è reso possibile dalla lunga esperienza di Amundi su questi temi a livello internazionale, che consente alle aziende di familiarizzare con le best practice.
Scopri le soluzioni PIR di Amundi
PIR Tradizionali
Amundi Impegno Italia
Amundi Valore Italia PIR
Amundi Risparmio Italia
Amundi Sviluppo Attivo Italia
PIR Alternativi
Amundi ELTIF AgrItaly PIR
Note:
1 Fonte: Agenzia delle entrate circolare n. 19/E. L’esenzione è valida per le tipologie di sottoscrittori e nei casi previsti dalla circolare
2 La considerazione riportata è valida in ipotesi di andamento positivo dei mercati finanziari nel periodo considerato e in caso di reinvestimento dei proventi
3 Fonte: Rapporto Annuale ISTAT 2024.
4 Fonte: Rapporto KPMG AIPB 2024.
5 Fonte: Rapporto Annuale ISTAT 2024, dati sulle PMI.
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