Ritorna la leva fiscale in un contesto globale incerto
La posizione del presidente degli Stati Uniti Trump in materia di dazi e relazioni internazionali ha accelerato la realizzazione di un piano di supporto fiscale in Europa.
La posizione del presidente degli Stati Uniti Trump in materia di dazi e relazioni internazionali ha accelerato la realizzazione di un piano di supporto fiscale in Europa.
I dazi reciproci tra Stati Uniti e Cina hanno raggiunto livelli tali da rappresentare – di fatto – un embargo reciproco. Una soluzione sembra lontanissima, ma è evidente che nessuno dei due paesi può permettersi di continuare così. Ascolta l’aggiornamento del 14 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
Settimana molto convulsa quella che si è appena conclusa, tra dazi, contro-dazi e dichiarazioni contrastanti che hanno visto i mercati sull’ottovolante. In questa nuova puntata di Spotlight analizziamo le implicazioni macroeconomiche e di mercato dei cambiamenti epocali a cui stiamo assistendo. Quali sono le conseguenze delle attuali dinamiche internazionali e quali le opportunità di investimento? Ne parliamo con Monica Defend Head of Amundi Investment Institute, Francesco Sandrini, Global Head of Multi Asset Strategies e CIO Amundi Italy moderati da Giulio Lombardo, Publishing Specialist, Amundi Investment Institute.
Trump ha annunciato dazi di entità superiore alle attese, compiendo un importante passo verso la “disintossicazione” dell’attuale regime di scambi commerciali. Con una tariffa di base del 10% e tariffe reciproche fino al 49% nei confronti dei principali partner commerciali, oltre a una tariffa confermata del 25% sulle importazioni di automobili, si prevede che l'aliquota tariffaria effettiva degli Stati Uniti salga a oltre il 20%, il livello più alto da un secolo a questa parte. Ci aspettiamo che i negoziati si intensifichino e che l'incertezza rimanga alta, in particolare fino al 9 aprile, quando è prevista l'applicazione di “dazi reciproci”, specifici per alcuni paesi.
L’ambiguità relativa ai dazi americani e alla loro implementazione sta suscitando forti timori tra le imprese e i consumatori che potrebbero pesare sulla crescita economica nel medio-lungo termine e avere un effetto temporaneo sull’inflazione. Il triplice effetto creato dall’incertezza, dalle valutazioni elevate dei titoli azionari statunitensi e dagli annunci fiscali al di fuori degli Stati Uniti ha prodotto una divergenza tra le performance dei listini azionari negli Stati Uniti, in Europa e in Cina.
Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute e Giulio Lombardo, Publishing Specialist, Amundi Investment Institute, ci parlano del maxi pacchetto di riforme che è stato approvato in Germania. Quale impatto potrebbe avere sulla crescita della Germania e dell’Eurozona?
I mercati stanno affrontando le mutevoli politiche commerciali del presidente Trump, che alimentano crescenti preoccupazioni riguardo ai dazi, e che pesano sulla crescita economica. La spinta dell’Europa verso l’autonomia strategica e lo stimolo fiscale della Cina hanno alimentato l’ottimismo dei mercati, determinando una significativa sovraperformance rispetto alle azioni statunitensi. Guarda il video commento mensile di Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute.
Il contesto politico negli Stati Uniti è diventato molto incerto; ciò rende più difficile elaborare le tradizionali previsioni macroeconomiche. Dalle prime indicazioni che giungono dagli ordini esecutivi, dagli annunci politici e dagli ordini di rivedere le relazioni commerciali bilaterali emerge tuttavia che il presidente Trump intende agire su questi fronti: controllo dell’immigrazione, dazi e tagli fiscali. Il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi OCSE sulla tassazione alle imprese rappresenta una novità e può avere potenzialmente conseguenze molto negative: la concorrenza fiscale ridurrà la competitività e la base imponibile in molte economie avanzate.
Nuove forze stanno ridisegnando l'economia globale post-pandemica. Mentre i principali shock ai mercati del lavoro, alle catene di approvvigionamento e ai prezzi dell'energia degli ultimi cinque anni si sono in gran parte attenuati, la geopolitica e le politiche nazionali stanno creando un mondo più frammentato e per certi versi più instabile. Vediamo diversi punti di forza emergere nel nostro Investment Outlook per il 2025. Individuare le opportunità create dalle scelte politiche e dai mutamenti geopolitici sarà importante tanto quanto salvaguardare i portafogli dai rischi generati da tali cambiamenti.