L'Unione cristiano-democratica di centro ha vinto le elezioni tedesche del 23 febbraio con il 28,6% dei voti e il leader della CDU Friedrich Merz è pronto a diventare il prossimo Cancelliere. Il suo primo compito sarà quello di formare un governo di coalizione.   
I negoziati con i socialdemocratici, arrivati terzi con il 16,4% dei voti, si concentreranno sul superamento delle differenze su questioni come la riforma fiscale e le politiche interne. È probabile un cambiamento della posizione fiscale, con una maggiore spesa per la difesa, ma potrebbe non tradursi in un stimolo importante. 
Qualsiasi riforma del freno al debito tedesco o la creazione di un fondo speciale richiederà tempo, data la presenza di una minoranza di blocco, ed è quindi improbabile che influisca sulla crescita prima del 2026.
È probabile una maggiore emissione di debito, i rendimenti delle obbligazioni tedesche potrebbero quindi dover salire ulteriormente per diventare più interessanti. L’indice blue-chip DAX appare correttamente valutato, nonostante la forte performance dell'ultimo anno, e potrebbe trarre vantaggio dall'attuazione delle principali riforme.